Rivers era stata ricoverata in condizioni molto gravi all’ospedale Mount Sinai di New York dopo alcune complicazioni dovute ad un intervento alla gola che aveva subito la scorsa settimana.
In un comunicato della figlia Melissa, leggiamo: “È con profondo dolore che annuncio la morte di mia madre, Joan Rivers. Si è spenta serenamente alle 13.17 (ora locale) circondata dalla sua famiglia e dagli amici più intimi. Io e mio figlio vogliamo ringraziare i medici, le infermiere e il personale del Mount Sinai per le cure che hanno dato a mia madre. La gioia più grande di mia madre era di far ridere le persone. Anche se è difficile farlo ora, so che il suo ultimo desiderio sarebbe stato quello di vederci ridere presto“.
Presentatrice molto popolare in America, considerata addirittura una leggenda della TV, Joan Rivers si è spesso trovata al centro delle polemiche per le sue provocazioni. Come spesso diceva lei stessa, non risparmiava nessuno e nessun argomento era off limits: “Prendo in giro tutti, senza distinzione di razza, colore o religione», disse durante un’intervista al Toronto Star. «Ogni scherzo, anche se di cattivo gusto, è fatto per attirare l’attenzione su qualcosa che mi interessa davvero“.
Una delle sue ultime provocazioni riguardava il presidente americano Barack Obama e la moglie Michelle.
Poco meno di due mesi fa, infatti, un reporter le ha chiesto se l’America fosse pronta per un Commander in Chief donna, oppure omosessuale. Joan Rivers ha prontamente risposto dicendo che c’è già un presidente gay, ovvero Obama, appunto. Mentre la moglie Michelle l’ha definita una trans. In poche ore il video dell’intervista ha fatto il giro del web, scatenando reazioni indignate sui social.
La Rivers si è poi scusata sostenendo che le sue parole fossero state mal interpretate.
Dopo l’annuncio della sua morte, sul web si leggono messaggi da parte di fan, colleghi ed amici.
Le autorità di New York stanno avviando un’indagine sulla clinica in cui Joan Rivers era stata ricoverata per un intervento alla gola. Intervento durante il quale ella ha smesso di respirare entrando, così, in coma.