Abolito il test d’ingresso
Il test di medicina è sempre stato un vero incubo per tutti gli aspiranti medici, e sopratutto negli ultimi anni visto il progredirsi della difficoltà delle domanda che ha avuto come conseguenza l’aumento dei ricorsi. Ma questo incubo potrebbe essere l’ultimo per quest’anno. Il Ministro Giannini ha rivelato le sue intenzioni già prima delle elezioni europee e le ha ribadite anche dopo l’incontro con i rettori: c’è bisogno di un cambiamento. Dura è stata l’opposizione dei rettori che hanno immediatamente reagito avanzando critiche logistiche e meritocratiche. Ma il Ministro Giannini si è fermamente opposta dicendo che ‘indietro non torna’.
Quello su cui ci dobbiamo interrogare molto seriamente, e lo stiamo facendo a partire da questi giorni, è se il test, un quiz di sessanta domande senza alcuna considerazione del percorso scolastico, due ore per decidere non solo degli studi ma della vita di un ragazzo, sia lo strumento ideale. – ha affermato la Giannini – Altri Paesi hanno altri modelli, io ho citato il modello francese, su cui stiamo lavorando come ipotesi applicabile in Italia, magari con alcune modifiche
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Il nuovo metodo ispirato al modello francese
Dal prossimo anno non si userà più il solito test di ingresso, che prevedeva 60 domande a cui rispondere in 2 ore, bensì verrà utilizzato il modello francese. L’accesso alla facoltà sarà aperto a tutti e la selezione, come spiega il Ministro, avverrà alla fine dell’anno di università o addirittura anche dopo 6 mesi. La selezione sarà particolarmente severa: passa solo 1 studente su 5. In Francia superano la cosiddetta ghigliottina soltanto 2 studenti su 10 anzi, precisa il rettore “nelle università più prestigiose, come per esempio Montpellier, solo l’8,9% dei ragazzi accede al secondo anno”.
Ma per le altre professioni sanitarie?
Un’altra questione su cui riflettere sono le altre professioni sanitarie. La domanda da porsi è: il test d’ingresso per altre facoltà come farmacia, odontoiatria, professioni infermieristiche resterà o sarà spazzato via della riforma Giannini?
Il Ministro ha fatto sapere nel suo piano per l’abolizione del test di medicina che vuole realizzare un percorso unitario in cui raccogliere tutti gli aspiranti medici e smistarli in tutte le varie professioni. Pertanto l’accesso al primo anno è disponibile a tutti coloro che vogliono entrare in una professione sanitaria, e dopo un test di metà/fine anno si provvederà a smistare tutti gli alunni nelle professioni che preferiscono.
– In aggiornamento –
