The wolf of Wall Street, la strabiliante vita di un broker truffaldino

The wolf of Wall Street è la vera storia di un finanziere, la cui stupefacente ricchezza è presto seguita da una vertiginosa disfatta

Candidato a Miglior film per gli Oscar 2014, The wolf of Wall Street tratta della storia di Jordan Belfort, un agente di borsa statunitense incriminato per truffa. Nonostante sia laureato in biologia, Jordan Belfort lavora come broker in una banca. Dopo che questa fallisce, ormai esperto nella vendita di azioni, Jordan fonda la sua azienda vendendo piccole e mere azioni a cittadini comuni, le cui speranze di arricchirsi (facilmente) annebbiano la (dovuta) conoscenza delle più basilari nozioni di borsa. Infatti, le penny stock vendute da Belfort non hanno molte possibilità di crescere. Arricchitosi alle spalle degli altri praticamente, Jordan viene accusato, e incarcerato, per estorsione e riciclaggio di denaro. 

In carcere scrive il suo libro di memorie, fortunata autobiografia che ha appassionato l’attore Leonardo DiCaprio tanto da perseguitare il regista, e ormai collega, Martin Scorsese per farne un film. La fortunata coppia ha iniziato a lavorare a The wolf of Wall Street da prima di Shutter Island (2010). Per ben tre ore, lo scoppiettante duo ci tiene incollati allo schermo, con un DiCaprio in forma smagliante come sempre, che sfoggia nuovamente al pubblico la sua caratteristica fronte corrugata, che l’accompagna fin dai tempi di Titanic (1997).

Un’interpretazione molto sentita dall’attore italo-americano. A partire dal rituale scaramantico che Mark Hanna (Matthew McConaughey) insegna a Jordan durante il pranzo al suo primo giorno di lavoro: in realtà è un rito eseguito dallo stesso DiCaprio ogni volta prima di girare. O come la vita di Jordan ricca di eccessi: così come non erano sconosciuti a certi personaggi di DiCaprio, non lo erano neanche nell’infanzia dell’attore. Mentre nel film lo sfrenato uso di cocaina è stato mascherato con della vitamina B polverizzata, l’attore confessa di come abbia trascorso l’adolescenza bazzicando nei più infimi sobborghi di Los Angeles, popolati da prostitute e drogati, sognando come Jordan Belfort la bella vita.

Nonostante questo,  il film si caratterizza anche per il lato comico e divertente, offerto ad esempio da scene come quelle in cui i due giovani soci sono sotto l’effetto della droga. La droga, o per meglio dire gli anestetizzanti, sono il punto di vista scelto dal regista per rappresentare il mondo della finanza. La realtà è esclusa dalle oscillazioni della borsa, poiché così come le azioni finanziarie sostituiscono soldi veri e tangibili, Scorsese tenta di descrivere il capitalismo come quel mondo che estrania dalla vita reale chi ne fa parte. Come ciò che accade ai tossicodipendenti, che finiscono per vivere una vita estranea alla quotidianità.

The wolf of Wall Street, che solo in Italia ha incassato in un weekend quasi 4 milioni di euro, si è guadagnato 5 Nomination: Miglior film, Miglior regista, Miglior attore protagonista, Miglior attore non protagonista, Miglior sceneggiatura non originale.