Papa chiede “riforma finanziaria etica” al parlamento, ma…

Quell’omino vestito di bianco (il Papa), nella sua semplicità, ma con la chiarezza di chi sa quello che dice, ha lanciato tramite l’esortazione apostolica “EVANGELI GAUDIUM”, l’ennesimo grido disperato ad un parlamento al momento impegnato a divertirsi con i giochi di palazzo; dopo i consueti “nascondino dalle responsabilita’” e “monopoly, conquista il tuo vitalizio”, l’ultimo che sta spopolando ormai da mesi è: “lo butto o non lo butto” ?
A vedere un quadro così desolante, la provocazione sorge spontanea: se il tizio (Berlusconi, mister B., Cav., chiamatelo come volete, ndr) che vogliono buttar giù ha, come dicono in molti, violato la legge, e dunque la decadenza sarebbe obbligata, perché stanno (quasi tutti) tirando la corda ormai da mesi, cogliendo al volo la maggior parte delle proposte di rinvio? E di conseguenza, perché occuparsi per mesi le giornate a parlare di questo tra i corridoi dei palazzi che contano, invece di risollevare una situazione economica allo sbaraglio? Cari politicanti, il popolo credo ormai sia abbastanza unanime nel pensare : buttatelo giù, non buttatelo giù, ma decidetevi! Perché se il Papa è l’unico che grida nel deserto chiedendo invano di porgere lo sguardo verso chi ha bisogno, mentre gli altri sono impegnati a sgusciare gli scampi alle cene di partito, consentitemi di dire che siamo messi male.