Blomming, la nuova frontiera dell’E-commerce

A primo impatto sembra la versione “made in Italy” di Etsy, ma di differenze ce ne sono molte. Blomming non è solo un portale di vendita, bensì una vivace community in perenne fermento. Nato nel  2009 da un’idea di Nicola Junior Vitto ed Alberto D’Ottavi e poi perfezionato nel 2011, questo sito fonde al suo interno i principi dell’e-commerce e della vetrina virtuale. In Blomming ciascun utente può gestire un negozio cibernetico, proponendo sconti, pubblicando foto di articoli in vendita e diventando “follower” di altri shop. Fin qui sembra banale: di piattaforme simili il web ne è pieno. La caratteristica vincente di Blomming è però quella di fondarsi su un Social Commerce.

Il sito di Vitto e D’Ottavi non si limita a scimmiottare in modo pedestre i siti commerciali già diffusi e consolidati, ma si propone come punto di incontro tra creatività, commercio e blog.

Stufi di recensire e segnalare prodotti di qualità senza che il vostro lavoro sia riconosciuto? Stanchi di dover sborsare centesimi ogni volta che cercate di vendere qualcosa su Etsy? Esasperati  dalle tariffe di inserzione di Ebay ? E soprattutto.. terrorizzati all’idea di pubblicare più dei 75 annunci mensili gratuiti riservati ai venditori non professionali? La soluzione c’è. Ed è Blomming.

Citando le FAQ : “Per quanto riguarda i prodotti non ci sono limitazioni di prezzo, tipologia o quantità. C’è chi vende cartoline da un euro, chi affitta la casa in montagna, chi opere d’arte anche molto costose. Puoi liberarti di un oggetto usato che non ti serve più, o vendere oggetti creati da te.”

Aprire un negozio virtuale su Blomming è facile ed è gratuito. Non sono previsti costi di inserzione per i propri annunci e fino ai 200 euro annui di effettivo guadagno (al netto di spese di spedizione) non viene effettuata alcuna trattenuta. A partire dai 200 euro guadagnati, il sito applica invece una commissione del 4% sul ricavato dei prodotti venduti (anche qui, al netto di spese di trasporto) oppure propone un piano di abbonamento per i venditori professionali.

La politica della piattaforma appare chiara: Blomming incassa solo se i propri aderenti guadagnano.

E per chi non ha da vendere nulla?

Niente paura, non occorre scartabellare l’armadio alla ricerca di quell’orrida cravatta che la zia Anselma vi ha regalato a Natale e che non avete ancora rifilato al vostro odioso vicino di scrivania.

Blomming prevede la possibilità di guadagnare diventando un semplice follower. I più recenti studi di marketing hanno infatti evidenziato come il passaparola tra amici sia più efficiente di qualsiasi pubblicità comparsa sui mass media. Modelle anoressiche che pubblicizzano creme per rassodare glutei e citofonatori perversi intenti a consigliare piani tariffari al cellulare? Vade retro.

La nuova frontiera del commercio su base sui social network. Dallo studio è emerso che 45 condivisioni su FB, Twitter, Pinterest o simili sono spesso sufficienti a vendere con successo un determinato oggetto.

A tal proposito, Blomming delinea le figure dei promotori e degli affiliati, utenti accreditati a pubblicizzare un contenuto sui propri blog o sui profili personali dei Social Network per conferire maggiore visibilità alle offerte.