Louvre – La maledizione finale (Soluzione Completa PC)

Non dimentichiamo:
1. nel nostro inventario ci sarà possibile tenere solo otto oggetti, tutti gli altri verranno riposti nel baule che troveremo in quasi tutte le locazioni.
2. grazie alla mappa del Louvre che troveremo nell’inventario, potremo spostarci velocemente da una locazione all’altra (a patto di averla già visitata!).

21° secolo: museo del Louvre
Dirigiamoci verso la doppia scala mobile a destra e saliamo verso la sala Sully. Usiamo il pass magnetico blu per aprire la serratura della pota ed entriamo nella sala. Proseguiamo dritto finché una grata non si chiuderà alle nostre spalle, poi entriamo nella sala con esposte delle vetrine. Prendiamo il leone brucia profumi posato sul piedistallo di fianco al cassone.
Dopo aver aggiunto al nostro inventario il primo preziosissimo oggetto, parliamo con lo spirito e prepariamoci a affrontare un misterioso viaggio nel palazzo del Louvre… medioevale!

XIV° secolo: il Louvre medioevale
Dopo aver parlato con lo spirito, prendiamo dal cassone il coltello di diamante, la corda, la balestra e il quadrello. Avviciniamoci al muro ricoperto di muffa bianca e osserviamone il lato sinistro in alto. Dove ci è possibile interagire, usiamo il coltello di diamante per staccare del salnitro cristallizzato dal muro, poi oltrepassiamo la porta a sinistra.
Appena entrati nella grande sala del re, avviciniamoci alla finestra in fondo a destra e spacchiamone il vetro con l’aiuto del coltello. Dall’inventario combiniamo la balestra con il quadrello e colpiamo la sentinella nel cortile sottostante.
Avviciniamoci al trono e usiamo il coltello per squarciare il tessuto che lo ricopre: sotto la tappezzeria del trono, infatti, è nascosto un manoscritto arabeggiante. Usciamo dalla grande sala del re attraverso la porta a sinistra del trono.
Saliamo sulla galleria che sovrasta la sala e percorriamola fino in fondo. Usiamo il coltello per tagliare la corda che sorregge il lampadario e lasciamo che, cadendo, elimini la guardia che sorveglia la sala.
Scendiamo dalla galleria e raggiungiamo la tavola di fronte al trono. Prendiamo la brocca d’acqua appoggiata sulla dispensa a sinistra del tavolo, poi raccogliamo la chiave di bronzo che si trova per terra, a sinistra del tavolo. Prima di uscire dalla sala, avviciniamoci al corpo della guardia e prendiamo i vestiti per poterci meglio mimetizzare tra le guardie del castello.
Usciamo nel cortile del castello dalla porta a sinistra tra le due dispense.
Usiamo la chiave di bronzo per aprire la prima porta a sinistra del cortile ed entriamo nella dispensa.
Avviciniamoci al cassone in fondo a sinistra della sala: per poterlo aprire sarà necessario combinare la balestra con il quadrello e mirare sul lucchetto per spezzarlo. Una volta aperto, prendiamo lo zafferano. Osservando tra le botti allineate al muro di destra, noteremo una bottiglia di acquavite nascosta. Prendiamola e avviciniamoci alla finestra. Sempre grazie all’ausilio del coltello, spacchiamo il vetro della finestra e osserviamo il gazebo nel giardino sottostante. Dall’inventario, combiniamo la balestra con la corda e miriamo al gazebo.
Entriamo nel gazebo e proseguiamo lungo il corridoio; subito alla nostra sinistra raccogliamo la rosa dal cespuglio di sinistra, poi avviciniamoci il più possibile al re, per cercare di origliare ciò che dice al legato.
Torniamo all’ingresso del gazebo, combiniamo la balestra con la corda e infine con il rampino, e puntiamola verso la finestra in basso a destra per tornare nella dispensa. Usciamo dalla dispensa e facciamo il giro del cortile finché non noteremo un pozzo. Usiamo la corda per calarci nel pozzo e raggiungiamo lo studio dell’alchimista.
Parliamo con l’alchimista, poi prendiamo la chiave incastonata di diamanti appoggiata sul teschio sopra al bordo superiore della porta, e il manoscritto rivelatore sul leggio.
Poi paliamo con l’alchimista, e scopriremo come pulire dalla ruggine la chiave sotto vetro: combiniamo lo zafferano con la rosa per ottenere una pasta rossa, poi mischiamola con l’acquavite e la pasta diverrà blu. Usiamo la pasta sulla chiave sotto vetro, così da poter mettere nell’inventario la chiavetta del lucchetto per il manoscritto.
Usciamo dalla porta sovrastata dal teschio e camminando lungo la fossa noteremo il cadavere di una guardia. Accanto al corpo c’è una piccola chiave d’oro che ci sarà più utile in futuro.
Attraversiamo nuovamente lo studio dell’alchimista, risaliamo dal pozzo (sempre combinando la balestra con la corda e il gancio) ed entriamo nella grande sala del re, la prima che abbiamo visitato.
Avviciniamoci al teschio racchiuso nella teca di vetro e posizioniamo la torcia in modo che lo illumini; poi avviciniamoci al cassone e prendiamo una bottiglia di fiori di aconito. Spostiamoci verso il trono (che abbiamo squarciato in precedenza) e utilizziamo il manoscritto rivelatore sulla pergamena per poterne leggere il testo.
Attraversiamo la sala e osserviamo la panca di fronte al camino: il pomello a destra nasconde un meccanismo che si attiva con l’uso della chiave incastonata di diamanti. Poi muoviamo la sbarra di legno che compone la panca e osserviamo il camino. Grazie alla brocca piena d’acqua potremo spegnere il fuoco e utilizzare il passaggio segreto appena aperto.
Usiamo la corda sulla grata a sinistra e saliamo nella camera del re.
Prendiamo lo sgabello a sinistra del grande letto a baldacchino, poi avviciniamoci all’armadio. Apriamolo e prendiamo l’incenso. Poi combiniamo l’incenso con la bottiglia di fiori di aconito, e otterremo dei semi gialli. Ora combiniamo i semi gialli con il salnitro e ne avremo dei semi rossi.
Spostiamo lo sgabello di fronte all’armadio e utilizziamolo per osservare la sommità del mobile. Grazie alla luce della pila che abbiamo nell’inventario, potremo notare una piccola chiave d’argento. Prendiamola ed entriamo nella torre della libreria dalla piccola porta a sinistra.
Prendiamo la pergamena reale cifrata sul leggio di fronte al re, poi usciamo dalla torre e torniamo nella camera del re: rientrando una seconda volta nella torre, il re se ne sarà andato.
Apriamo il manoscritto rosso con la chiave del manoscritto, poi osserviamo i 12 pannelli che sovrastano i seggi della stanza: rappresentano i segni zodiacali. Se premiamo nell’ordine i segni del capricorno, dell’acquario e infine dei pesci (sono tutti e tre vicini) si aprirà un tredicesimo pannello che contiene una placca d’avorio. Combiniamo nel nostro inventario la placca d’avorio con la pergamena reale cifrata, così da poter decifrare il codice.
Raggiungiamo il cortile del castello e posizioniamoci vicino ala dispensa, in modo da osservare dal basso il ponte che collega la torre con il corpo del castello. Combiniamo la balestra con la corda e il gancio e issiamoci sul ponte.
Osserviamo la porta della torre, poi apriamo il nostro inventario e utilizziamo la funzione “vedere” per studiare la pergamena decifrata. Clicchiamo sui bottoni a forma di pianeti disegnati sulla porta della torre in quest’ordine: sole — marte — giove — mercurio — saturno — venere — luna. Apriamo la porta finalmente sbloccata grazie alla chiave d’argento ed entriamo nella sala del tesoro.
Osserviamo lo scrigno appoggiato al cassone e apriamolo con la chiave d’oro. Al suo interno troveremo il rubino rosso dello scettro di Carlo V. Spostiamoci verso l’arazzo dell’Apocalisse e incastoniamo il rubino nell’occhio del cavallo in primo piano, poi avviciniamoci al trono e apriamo il bracciolo sinistro: prendiamo il demone assiro Pazuzu. In questo momento entrano le guardie del re per arrestarci e avremo solo due mosse e pochi secondi, scanditi da una barra rossa che decresce, per raggiungere la porta di fronte all’arazzo dell’Apocalisse.
Raggiunta la sala delle guardie (assicuriamoci di avere la maschera antigas nell’inventario) mettiamo i semi rossi nel braciere alle nostre spalle, poi avremo solo pochi secondi per metterci la maschera anti-gas.

XVII° secolo: il Louvre di Enrico IV
Prendiamo la pastiglia di antimonio ai piedi della colonna centrale, poi usciamo dalla piccola finestra in alto a sinistra. Una volta nel cortile, prendiamo la pietra per terra a destra tra le colonne e tiriamola verso il carretto. Avviciniamoci alla finestra a sinistra, prendiamo il coltello di diamante e spacchiamo la finestra per entrare nella dispensa.
Apriamo l’armadio e prendiamo il vestito di Jacqueline, poi illuminiamo con la torcia l’interno dell’armadio e troveremo la chiave della credenza.
Prendiamo la pistola dal ceppo nascosto sotto il tavolo, avviciniamoci alla porta d’uscita e chiudiamo lo sportello, dietro il quale è nascosta la chiave del montacarichi.
Usciamo dalla dispensa e raggiungiamo il centro del cortile: una volta di fronte alle guardie, scoveremo tra le botti a destra la cicuta. Prendiamola ed entriamo nella sala delle cariatidi.
Dirigiamoci verso la tribuna a destra, e avviciniamoci all’ultima finestra a destra. Clicchiamo sulla mattonella rossa ai piedi della finestra, poi giriamoci di 180° e saliamo sulla tribuna con l’aiuto della balestra munita di gancio e corda.
Prendiamo il martelletto e lo scalpello per terra, poi attraversiamo la piccola porta che porta alla torre della libreria. Parliamo con l’alchimista. Prendiamo la formula d’apertura appoggiata al leggio, poi usiamo prima la pastiglia di antimonio e poi la cicuta sull’alambicco.
Prediamo la soluzione neutralizzante e torniamo nella sala delle cariatidi.
Avviciniamoci alla regina seduta davanti al camino, poi giriamoci verso destra e apriamo la piccola porta con la chiave della credenza. Saliamo per le scale a chiocciola a destra e giunti nell’anticamera avviciniamoci al montacarichi.
Usiamo la chiave del montacarichi per aprire lo sportello, poi azioniamo la leva e prendiamo il paniere. Avviciniamoci al ciambellano e gettiamogli addosso la soluzione neutralizzante. Poi, osservando il baldacchino del re da vicino, noteremo il suo corpo per terra e, accanto, il sigillo reale. Prendiamolo, poi apriamo l’armadietto accanto alla finestra e prendiamo dal primo cassetto in alto a destra la nota reale, e dal cassetto sottostante la fiaschetta.
Avviciniamoci alla finestra a sinistra dell’armadietto e apriamo le imposte. Facciamo scorrere lo sguardo sulla splendida Parigi, poi soffermiamoci sull’ala destra del palazzo. Usiamo la balestra munita di gancio e corda per raggiungere la galleria dei dipinti.
Avviciniamoci al camino e prendiamo dal baule di sinistra un ceppo: poi buttiamolo nel fuoco e prendiamo le molle alla destra del camino.
Ora usiamo il sigillo reale trovato nella camera del re per azionare i sigilli posti sotto ai ritratti appesi lungo le pareti. La sequenza corretta dei ritratti da azionare è questa (partendo dal camino e solo sul lato sinistro — a destra sono ritratti di regine —): il 3° che ritrae Luigi XI, il 5° di Francesco I, il 4° di Carlo VIII e il 7° di Francesco II.
Entriamo nel passaggio segreto apertosi e giunti davanti al muro, usiamo la formula d’apertura per raggiungere la sala degli ambasciatori.
Giunti nella sala degli ambasciatori giriamoci verso destra e, rasentando la parete, raggiungiamo l’impalcatura in fondo alla stanza. Passiamo sotto la scala e squarciamo la tenda con il coltello di diamante, poi usiamo la balestra con il quadrello e miriamo alla guardia. Dopo la sequenza dove parleremo con l’Eminenza, posizioniamoci davanti alla statuetta dell’aquila blu, esattamente di fronte a quella dell’aquila rossa e incastoniamo la statuetta di Pazuzu nella nicchia sottostante l’aquila. Nei pochi secondi a disposizione, indossiamo la maschera antigas, poi prendiamo il vaso a forma di aquila rossa e raggiungiamo la piccola galleria a sinistra.
Raggiungiamo la guardia che dorme in fondo al corridoio e prendiamogli i proiettili di piombo e il fiaschino. Ora che il gas velenoso si è disperso torniamo nella sala degli ambasciatori, saliamo sull’impalcatura e osserviamo il soffitto. Appena individueremo il disegno del segno zodiacale del toro, rompiamolo con l’aiuto del martelletto e dello scalpello e prendiamo la chiave zodiacale a forma di toro che troveremo.
Rechiamoci alla sala delle cariatidi e avviciniamoci al mausoleo del re. Usando le molle, prendiamo lo scettro reale a destra del re.
Ora raggiungiamo la dispensa, dove giace sul tavolo il corpo di Jacqueline. Usiamo la fiaschetta su di lei per farle riprendere i sensi, e dopo averla ascoltata avviciniamoci alla finestra e prendiamo la pila di libri reali che troveremo. Appoggiamo i libri ai piedi della piccola fontanella sul muro e prendiamo la lettera. Combiniamo nel nostro inventario la lettera con la formula di rivelazione, poi raggiungiamo la camera del re.
Diamo la lettera compromettente al Delfino, poi torniamo alla piccola galleria e prendiamo gli schizzi dell’orologio nascosti sotto l’ottava panca a destra della galleria (quella dove si sentono più forti le voci).
Torniamo nella stanza del re e avviciniamoci all’orologio: nel quadrante in alto dobbiamo solo posizionare le lancette sulle ore 1 e 55. Poi usiamo lo scettro reale nel meccanismo sotto il quadrante. Ora osserviamo il quadrante inferiore: infiliamo nel meccanismo in basso la chiave zodiacale a forma di toro, poi premiamola finché nel cerchio superiore noteremo la parola ARIES, poi grazie ai pulsanti sottostanti componiamo il numero 1553.
Prendiamo la statuetta a forma di toro e, prima di raggiungere il cortile del castello, combiniamo la pistola con il piombo e con la fiaschetta.
Appena arrivati nel cortile, avremo pochi secondi per avvicinarci ai barili e spararvi contro.

XVIII° secolo: il Louvre di Luigi XV
Prendiamo il filo di rame nascosto nella nicchia in fondo alla stanza, poi usciamo dalla finestra e avviciniamoci alle rovine in mezzo al cortile. Girandoci intorno incontreremo il carretto della prostituta: parliamo con lei, poi prendiamo i vestiti del cliente e il borsellino pieno di soldi.
Giriamo a destra e posizioniamoci di fronte alle rovine: usiamo la balestra con il gancio e la corda per entrare nelle rovine. Parliamo con l’alchimista, poi prendiamo dalla cassettiera di sinistra la formula magica e la collana di perle che troveremo nel cassetto. Usciamo dalla stanza e osserviamo l’impalcatura in rovina del tetto. Colpiamo il tetto di rame usando la balestra con il quadrello, e prima di uscire dalle rovine prendiamo la tegola di zinco lasciata sopra ai rifiuti nell’angolo. Torniamo di fronte al carretto della prostituta e raccogliamo il tetto di rame caduto. Poi avviciniamo all’ubriaco e diamogli il borsellino: ci aprirà la porta che conduce alla sala delle cariatidi.
Avviciniamoci alla cassa e prendiamo lo spartito di Sebastien & Sabastienne di Mozart, poi raggiungiamo la marchesa seduta vicino al camino in fondo alla sala. Parliamo con lei, poi entriamo dalla piccola porta a sinistra per raggiungere l’anticamera. Entriamo nella sala delle guardie della regina, prendiamo i calici di champagne appoggiati sul tavolino, e combiniamoli nell’inventario con la collana di perle. Poi torniamo dalla marchesa e diamole la collana con i calici di champagne: questa, in cambio ci regalerà la chiave a cuore (la lascerà sul tavolino) e qualche prezioso consiglio. Torniamo nella sala delle guardie della regina, apriamo il comodino a sinistra con la chiave a cuore e indossiamo l’abito della marchesa. Poi, appoggiamo lo spartito sul clavicembalo, e quando il marchese se ne sarà andato, prendiamo la chiave della biblioteca che ci lascerà sul tavolino.
Entrati nella sala di Diana, prendiamo la manovella dal quadro, poi osserviamo la statua del bambino con la lira: usiamo la formula d’apertura sulla lira, prendiamo la fiaschetta d’acido e torniamo nell’anticamera della sala delle guardie della regina. Saliamo per le scale a chiocciola a destra e raggiungiamo l’anticamera dell’accademia delle scienze. Usiamo la fiaschetta di acido sulla serratura dell’armadietto per aprirlo, e prendiamo la fiaschetta di solfato e, dal cassetto, la lamina di zinco e la lamina di rame.
Osserviamo l’armadietto a sinistra e pendiamo il memorandum sull’elettricità, poi apriamo con la chiave della biblioteca quello di destra, e prendiamo la nota della spedizione scientifica in Persia. Combiniamo la nota della spedizione scientifica in Persia con la formula di rivelazione, poi avviciniamoci allo stano marchingegno sul tavolino, incastriamo la manovella che abbiamo nell’inventario al macchinario di sinistra, azioniamo la manovella e poi prendiamo il vaso di Leyda carico.
Torniamo alla sala di Diana e usiamo il vaso di Leyda carico sulla maniglie della porta di destra, e oltrepassando la porta raggiungiamo la sala di Apollo.
Parliamo con il pittore, poi prendiamo lo sgabello in mezzo alla sala. Scendiamo nella sala dei quadri e avviciniamoci al tavolino in fondo. Prendiamo il catalogo dell’esposizione, poi scendiamo le scale. Prendiamo il sacco di carbone appoggiato accanto alla terza porta sul corridoio, poi entriamo nella stanza dello scultore e parliamo con lui. Diamogli la nota della spedizione scientifica in Persia e torniamo nella sala dei quadri. Osservando il catalogo dell’esposizione sarà più facile capire di quale quadro parla lo sculture. Saliti dalle scale, avviciniamoci alla parete a sinistra con due porte (quella con appeso un quadro molto grande) e posizioniamoci davanti lo sgabello. Ora possiamo prendere il ritratto di Christophe Gabriel Allegrain, che è il più in alto a sinistra.
Torniamo alla galleria di Apollo, parliamo con il pittore, poi mettiamo il ritratto di Christophe Gabriel Allegrain sulla tela. Dopo che il pittore avrà aggiunto i simboli massonici, prendiamo la tela e torniamo dallo scultore. Dopo aver parlato con lo scultore, prendiamo il vasellame di peltro dall’armadio, poi mettiamo il carbone del forno e nella vasca sopra il forno appoggiamoci il vasellame e il tetto di rame. Dopo aver parlato con il marchese, indossiamo la maschera a gas. Poi prendiamo il martello appoggiato sopra alla porta e rompiamo lo stampo di argilla. Prendiamo la ricostruzione della statuetta di Pazuzuz e corriamo all’accademia delle scienze.
Versiamo il contenuto della fiaschetta di solfato della vasca a destra, poi attacchiamo la ricostruzione della statuetta di Pazuzuz al gancio sinistro della vasca di solfato e la tegola di zinco al gancio destro della vasca di solfato. Poi attacchiamo la lamina di rame al gancio destro della vasca di solfuro (il liquido giallo) e al gancio sinistro la lamina di zinco. Ora usiamo il filo di rame per legare i quattro elementi a bagno nei liquidi. Ora prendiamo la statuetta di Pazuzu. A questo punto avremo pochissimo tempo per Usare la formula di apertura sui simboli intagliati sul camino e uscire dalla stanza.

XXI° secolo: il museo del Louvre
Avviciniamo al cancello che impedisce l’accesso alle scale e usiamo la balestra con il quadrello per spaccare il lucchetto. Avviciniamoci ai piedistalli comparsi e posizioniamoci sopra le quattro statuette: l’aquila, il leone, il toro e Pazuzu. Dopo aver parlato con i tre spiriti, avviciniamoci alla nicchia accanto al cancello, e utilizziamo la formula di rivelazione per osservare la tomba. Grazia alla formula di apertura solleviamo la lastra di marmo e prendiamo la fibbia magica realizzata da Anselmo.
Combiniamo nell’inventario la fibbia magica con la formula magica per poter viaggiare nuovamente nel tempo.

XIV° secolo: il Louvre di Filippo il Bello
Avviciniamoci alla finestra e spacchiamola con l’aiuto del coltello di diamante. Poi combiniamo la balestra con il quadrello e miriamo al cuore del templare sul rogo… la vendetta del male è finalmente scongiurata!

Pubblicato da Phøenix`

Ciao a tutti, sono Omar. Ho 18 anni e sono felice di fare la vostra conoscenza! Amo gli Anime & Manga e tradurli (eh sì xD) , Katekyo Hitman Reborn! , Kingdom Hearts, Videogames, Calcio, Musica, Grafica, Design e stare con gli amici! :D Un saluto a tutti :)